Negli ultimi anni, la crescente attenzione verso il cambiamento climatico e l’obiettivo europeo della neutralità climatica entro il 2050 hanno spinto il settore della climatizzazione verso tecnologie più sostenibili. In quest’ottica, l’introduzione della normativa europea F-GAS (Regolamento UE 517/2014) ha segnato una svolta: l’obiettivo è ridurre progressivamente l’uso di gas fluorurati ad alto GWP, promuovendo refrigeranti alternativi come l’R32.
Ecco perché scegliere un climatizzatore che utilizza un gas a basso impatto ambientale non è solo una questione di efficienza, ma anche di responsabilità e conformità normativa.
Cos’è il Gas R32 e perché è più sostenibile?
Il gas R32 (difluorometano) è un refrigerante appartenente alla famiglia degli HFC (idrofluorocarburi), ma rispetto ai predecessori (come l’R410A) presenta un Potenziale di Riscaldamento Globale (GWP) di 675, circa un terzo rispetto all’R410A (che ha un GWP di 2088).
Inoltre, l’R32 non danneggia lo strato di ozono (ODP = 0), ed è in linea con le normative europee F-GAS che impongono la progressiva eliminazione dei gas ad alto impatto ambientale.
Il passaggio a R32 rappresenta una scelta obbligata per i produttori ma anche un’opportunità per i consumatori di dotarsi di impianti più efficienti, leggeri e con impatto ambientale ridotto.